giovedì 19 dicembre 2013

Isabella e Neroni: la vita con due galline per amiche

Ammettiamo di aver avuto una qualche piccola perplessità nel proporvi l'articolo precedente sull'oasi per le galline salvate dal macello. Siamo stati quindi sorpresi, piacevolmente sorpresi dalla vostra risposta. E' il post più letto e questo ci ha fatto capire due cose: la prima è che non bisogna mai sottovalutare la sensibilità delle persone. E la seconda è che certo non poteva finire lì! Oggi Simona ci racconta la vita con due delle creature salvate.

Isabella e Neroni: la vita con due galline per amiche
di Simona Basi

Isabella è stata salvata insieme alla sua ‘sorellina’ Neroni sabato 11 settembre 2010. E’ stata con noi per 1 anno e 7 mesi (esattamente quanto è stata con noi la successiva cucciola Laura, la mia bimba arancione che era affezionatissima a me e non voleva che accarezzassi le altre galline. Isabella è sempre stata dolcissima e alla sorellina Neroni le lasciava tutte vinte. Era la prima volta che tenevo due ‘sorelline’ in una volta ed è stata un’esperienza dolcissima, casa mia sembrava ‘bimbolandia’! Rientravo ed ero subito circondata da tanta dolcezza, tanta tenerezza da parte di tutte e due!

L’ho capito subito che mia mamma proteggeva e ‘patteggiava’ per Isabella, così io iniziai a ‘patteggiare’ per Neroni (o forse è stato il contrario: ho iniziato io a fare delle preferenze e mia madre ha agito impulsivamente di conseguenza).
Quante coccole… con Isabella e Neroni ho provato per la prima volta l’immensa dolcezza di avere due ‘sorelline’ in casa che si facevano compagnia tra di loro quando ero al lavoro, in attesa che arrivassi per portarle entrambe al parco! Cosa che accadeva tutti i giorni, almeno due o tre volte al giorno.
Uno dei momenti più dolci che ricordo relativamente alla piccola Isabella è quello della mattina appena mi svegliavo. Subito correvo da loro, dalle mie gioie più grandi, e Neroni si avvicinava subito in cerca delle coccole e iniziava a fare le fusa. Come si direbbe nel gergo televisivo, Neroni ‘bucava’ così tanto lo schermo che non riuscivo a non essere presa dalle sue coccole. Isabella, poverina, dapprima restava a guardarci in un angolo, poi si metteva pian piano a piangere, avvicinandosi nel frattempo anche lei alle mie ginocchia in cerca di coccole e per farmi ricordare che esisteva anche lei si abbassava e si metteva con la testina tra le mie braccia, mentre io ero impegnata ad accarezzare la mia Neroni, e così la mia adorata Isabellina aveva l’idea che stessi abbracciando anche lei! E’ sempre stata una gallina dolcissima, la nostra Isabella, spesso quando rientravo trovavo Neroni sul trono nella cesta piena di stracci e Isabella acciambellata accanto a lei in un angolo, senza cestina né stracci su cui stare accovacciata!
Poi quando Neroni ci lasciò, io e Isabella iniziammo a farci coraggio insieme. Ricordo le prime tristissime settimane, io ero come annientata e portavo giù la mia unica gallina, senza più sentire addosso la simpatia imperante di Neroni, le sue fusa rumorosissime e avevo solo un grande vuoto nel cuore. Ma Isabella mi stette sempre vicina. Capiva che avevo bisogno di lei e non mi ha serbato rancore nemmeno per un istante per come l’avevo trattata sino a quel momento, da gallina ‘n.2’, insomma, quando invece non se lo meritava affatto!
 Ho tantissime fotografie che ritraggono me, tristissima, nel parco con Isabella accovacciata vicino a me che ascoltava le mie letture ‘impegnate’, tra l’altro in lingua spagnola, come ‘La casa de Bernarda Alba’ e altri libri.
Neroni ci è venuta a mancare il 25 giugno del 2011 e l’8 agosto andammo a salvare altri 3 pulcini (pensavo di far cosa gradita a Isabella, così aveva compagnia, per poi scoprire invece che era gelosissima anche lei… e mia madre mi convinse della mia nuova mancanza di tatto che ho avuto nei suoi riguardi e ci stetti nuovamente male).
Isabella fu sin da subito una gallina davvero ‘pantofolaia’ e in particolare me ne accorsi quando presi i 3 pulcini: con loro ero costretta a stare fuori nel parco tutto il giorno e per non far stare Isabella in casa da sola, portavo sempre giù anche lei. Una volta giù, Isabella stava nel parco per pochissimi minuti, poi la vedevo che faceva retromarcia e si incamminava da sola verso casa. Mi aspettava vicino all’ascensore e oramai i condomini non ci facevano più caso se vedevano la mia gallina sconsolata che guardava su, verso le scale, quando uscivano dall’ascensore.
Un giorno mi trovai a gestire l’emergenza ‘pericolo cane del vicino in avvicinamento’ ed avevo fuori sia i 3 pulcini, sia Isabella che sin da quando la salvai dall’allevamento non camminava bene ed io ero da sola! Così mi venne in mente di aprire la porta della ‘sala riunioni’ e di farci accomodare la mia Isabella, per poter poi correre dai pulcini a proteggerli e metterli in salvo. Da quel giorno Isabella quando si sentiva stanca di stare nel parco non cercava più di andare in ascensore, ma si dirigeva diretta in sala riunioni. Facevamo tutti un po’ fatica a trattenere l’ilarità di vedere questa gallina che guardava tutti i condomini che rientravano o uscivano, bella accovacciata in ‘sala riunioni’, da perfetta ‘amministratrice di condominio’!
Un altro aspetto molto dolce che ricordo di Isabella è che aveva gli stessi orari di mia mamma: come mia mamma, anche lei preferiva dormire molto la mattina e la sera invece stava sveglia sino a tardi a guardare la televisione, tant’è che spesso in casa ero io ad andare a letto per prima anche rispetto alla gallina. Quando poi finiva il film, o quando la nostra piccola si sentiva stanca, lei prendeva su e si incamminava da sola al buio del corridoio per cercare di raggiungere la mia stanza ed accovacciarsi sotto il mio comodino. E puntualmente sentivo ad un certo punto mia mamma chiedermi di chiamarla perché, come forse saprete, le galline non ci vedono al buio e quindi la nostra Isabellina faceva fatica a raggiungermi senza seguire la mia voce che l’accompagnava durante il suo ‘tragitto’ sin sotto al mio comodino.
E’ dolcissimo avere una gallina per amica, è veramente un’esperienza che addolcisce il cuore. Sono animali così bistrattati da tutti e io non ne comprendo davvero il motivo. Sembrano dei cani e per certi aspetti sembrano dei gattini. Dolcissime, affettuosissime, molto gelose, permalose, fanno le fusa, cercano la loro cestina dove riposare o deporre ‘l’ovino’, e pensano da sole a pulirsi le piume. L’unico neo è che bisogna ripulire i luoghi dove soggiornano… ma ogni animale necessita di cure, non sono giocattoli, anche i più noti cani o gatti necessitano di essere portati a spasso anche a tarda sera o di prima mattina e per il mio carattere…preferisco pulire magari la mattina presto, ma la sera, soprattutto d’inverno, preferisco infilarmi il pigiamone e stare con le mie piumine a guardare la tele! La mia Isabella…ha aspettato così a lungo che io volessi bene anche a lei…mentre si sarebbe meritata sin dal primo giorno il mio immenso amore, perché è stata una gallina davvero unica! Dolcissima, casalinga, amante delle coccole e… della tv!




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